Strategia in Impresa: esplorare il futuro
[nota in riferimento a Strategia in Impresa ]
Questa necessità viene dichiarata dalla presenza del gap temporale: non è quindi una opzione, una scelta: in questo contesto è un “si deve”.
Che si tratti di una impresa che decida un prodotto e lo voglia “imporre” al mercato creandone la domanda (Microsoft che decide che è ora di Vista e non più di XP .. ) o di una impresa che chiede al mercato e risponde ad una domanda (Vettori aerei low-cost), c’è un gap tra la definizione di come deve essere il prodotto e il momento della sua immissione nel mercato.
E’ possibile, visto che siamo all’inizio di questo viaggio, dimenticare o sottovalutare quanto accennato a proposito della costruzione di senso”.
Il gap temporale non è solo per la trasformazione/evoluzione del prodotto, è in ogni elemento costituente l’impresa, la sua identità: per questo l’esplorazione del futuro deve essere capacità, funzione, diffusa nell’impresa e non compito esclusivo di una parte specifica.
Anche per questo l’esplorazione del futuro è punto centrale dello schema: preceduto dalle sue necessità..seguito da una ipotesi di pratiche possibili.
E se ci è proprio pensare ad uno scenario sistemico e relazionale, abbiamo bisogno di oggetti, che in questo caso sono oggetti-di-sapere, e macchine che producono tali oggetti: e abbiamo bisogno di relazioni, elementi aggreganti, sia tra gli oggetti che tra gli agenti..gli operatori della conoscenza..noi, appunto.
La parte “meridionale” dello schema è quindi definita dalla crezione di innovazione e dalla costruzione di empatia o, se si preferisce, dinamica e struttura per la creazione di idee da una lato e dinamica e struttura per la loro realizzazione dall’altro..ma giusto per comodità di analisi…che il tutto non ha lati ma punti di vista!
Questa necessità viene dichiarata dalla presenza del gap temporale: non è quindi una opzione, una scelta: in questo contesto è un “si deve”.
Che si tratti di una impresa che decida un prodotto e lo voglia “imporre” al mercato creandone la domanda (Microsoft che decide che è ora di Vista e non più di XP .. ) o di una impresa che chiede al mercato e risponde ad una domanda (Vettori aerei low-cost), c’è un gap tra la definizione di come deve essere il prodotto e il momento della sua immissione nel mercato.
E’ possibile, visto che siamo all’inizio di questo viaggio, dimenticare o sottovalutare quanto accennato a proposito della costruzione di senso”.
Il gap temporale non è solo per la trasformazione/evoluzione del prodotto, è in ogni elemento costituente l’impresa, la sua identità: per questo l’esplorazione del futuro deve essere capacità, funzione, diffusa nell’impresa e non compito esclusivo di una parte specifica.
Anche per questo l’esplorazione del futuro è punto centrale dello schema: preceduto dalle sue necessità..seguito da una ipotesi di pratiche possibili.
E se ci è proprio pensare ad uno scenario sistemico e relazionale, abbiamo bisogno di oggetti, che in questo caso sono oggetti-di-sapere, e macchine che producono tali oggetti: e abbiamo bisogno di relazioni, elementi aggreganti, sia tra gli oggetti che tra gli agenti..gli operatori della conoscenza..noi, appunto.
La parte “meridionale” dello schema è quindi definita dalla crezione di innovazione e dalla costruzione di empatia o, se si preferisce, dinamica e struttura per la creazione di idee da una lato e dinamica e struttura per la loro realizzazione dall’altro..ma giusto per comodità di analisi…che il tutto non ha lati ma punti di vista!
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page